Zeus
I 7 Fratelli
La divisa da lavoro..
Cus cus a modo mio
Immagine
Mazzancolle
Marmellata di Kumquat
Due semplici uova..
La polvere del mondo
“Sono molto spiacente, amici, – disse in francese – ma vi ci vorrà un soldato di scorta fino a Maku: è la legge. Non è lontano … del resto, ve ne darò uno piccolo piccolo.
Dove lo andava a cercare? Il posto di guardia era silenzioso e sembrava deserto. Scomparve col lume lasciandoci al buio, e ritornò un attimo dopo assieme a una specie di nano mongoloide, con le gambe fasciate da mollettiere e il viso tagliato da un sorriso dolcissimo.
– Ecco qua! – disse spingendolo verso di noi come se lo avesse tirato fuori dalla sua pantofola.
Facemmo sedere il nanetto sul cofano. Io guidavo lentissimamente su una pista stretta e cedevole. Thierry, appollaiato sul sedile del passeggero, accendeva sigarette per il soldato che cantava, con gli occhi semichiusi, una specie di ritornello, emanando a tratti un forte odore di pecora. Sulla nostra sinistra, i fianchi dell’Ararat alzavano nella notte un muro di più di cinquemila metri. Ma mano che ci avvicinavamo, l’aria diventava più calda. Nuvole parigine correvano sopra una luna di seta. Schiacciando la sabbia, le ruote facevano un interminabile e profondo respiro, mentre i ricordi della dura Anatolia si scioglievano come zucchero nel tè.”
(La polvere del Mondo – Nicolas Bouvier)